I giocatori e lo staff tecnico dell’AS Roma (attualmente quinta in Serie A, a tre punti dalla zona Champions) hanno accettato di rinunciare a quattro mesi di stipendio per aiutare il club a superare la crisi causata dall’epidemia di COVID-19.
La Serie A è sospesa dal 9 marzo e non si sa se e quando la stagione potrà ripartire. La Roma ha dichiarato in un comunicato di domenica che i giocatori rinunceranno agli stipendi che avrebbero dovuto ricevere tra marzo e la fine della stagione prevista per giugno.
La Roma ha detto che i calciatori aumenteranno anche gli stipendi degli altri dipendenti del club che sono stati inseriti nel sistema di previdenza sociale del governo italiano per garantire loro un regolare reddito mensile.
La direzione del club rinuncerà anche a una percentuale dei loro guadagni, proprio per evitare che le fasce lavorative più deboli (come magazzinieri e personale di Trigoria) perdano il lavoro.
“Parliamo sempre dell’unità della Roma e del taglio volontario degli stipendi per il resto della stagione, i giocatori, l’allenatore e il suo staff hanno dimostrato che ci siamo dentro tutti insieme”, ha detto l’amministratore delegato Guido Fienga.
“Edin Dzeko, tutti i giocatori e l’allenatore Paulo Fonseca hanno dimostrato di capire cosa rappresenta questo club e li ringraziamo tutti per il loro superbo gesto nei confronti dei dipendenti del club”.
Il portale di informazione calcistica, newscalciomercato.eu, ci fa notare che anche i giocatori di Juventus, Parma e Cagliari hanno accettato di ridurre gli stipendi, seppur con percentuali differenti.
Tuttavia, una raccomandazione della Lega Serie A che prevedeva tagli simili a tutti i club di alto livello è stata respinta dal sindacato dei giocatori, che sostiene che quelli dei club più piccoli sono meno in grado di permettersi riduzioni.
La Roma ha dichiarato che, se la stagione in corso riprenderà e si concluderà, i giocatori percepiranno un piano di incentivi da pagare “a condizione che vengano raggiunti determinati obiettivi sportivi”.
Secondo la Roma, i giocatori hanno detto a Fiengo in una lettera che sono pronti a giocare il prima possibile, ma “ci rendiamo anche conto che tutto questo non basterà per affrontare le conseguenze economiche dell’attuale emergenza.
“Con la speranza di fare qualcosa che aiuti la società a far ripartire meglio il progetto Roma che tutti noi condividiamo, offriamo questa proposta finanziaria”.
Insomma, un bel gesto di speranza in un momento in cui essere uniti ee’’ la chiave per uscire da questa situazione delicata.
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